16/11/24
L’intervista è nata in occasione di una visita allo studio di Paola Di Bello, fotografa che, per il suo utilizzo sperimentale del medium, può essere annoverata tra i precursori di un approccio al fotografico che ne amplia i confini, aprendolo, in un dialogo con l’arte contemporanea, a una condizione postmediale. I suoi progetti riflettono sul rapporto tra immagine, società e percezione, arrivando a mettere in discussione ciò che viene percepito come “reale” o “oggettivo” nella rappresentazione visiva.